Edizione 2013 – Benessere Equo e Sostenibile
Le risposte per uscire dalla crisi stanno imponendo una profonda revisione degli assunti secondo cui l’economia e soprattutto la finanza siano gli unici ambiti su cui è necessario intervenire. L’Italia, forte di una tradizione di teoria economica che ha dato valore alla questione della felicità nelle sue dimensioni collettive, segna la sua presenza nel dibattito internazionale. Con il lavoro del Cnel e dell’Istat, che hanno proposto un indicatore di Benessere Equo e Sostenibile (BES), il nostro paese è stato fra i primi a recepire la necessità di definire nuove dimensioni del benessere che non tengano conto solo del numero di beni prodotti e consumati ma di molteplici dimensioni legate alla qualità della vita e delle relazioni, l’accesso ai servizi, la qualità dell’ambiente e quella dei luoghi e delle condizioni del lavoro. Sempre più il benessere chiama in causa una qualche idea di felicità: contro il Prodotto Interno Lordo (PIL) si fa largo e avanza l’esigenza di ragionare sulla Felicità Interna Lorda (FIL).
Edizione 2014 – Le città felici
La seconda edizione del FILfest è stata dedicata al tema delle Città Felici. L’intento è quello di riconnetterci alla tradizione tutta italiana della felicità pubblica, che ha una matrice culturale estranea sia all’utilitarismo che a declinazioni in senso edonistico della felicità. Le esperienze delle città-stato medievali – ad esempio – hanno segnato un passaggio fondamentale in cui ha preso forma un modo di intendere i mercati, la società civile, il lavoro e la partecipazione. Il pensiero economico in quella fase ha considerato le città come luoghi di civilizzazione, dove perseguire quelle virtù civili che consentono la costruzione di ambienti umani in cui insieme essere felici. A partire da questa eredità, abbiamo voluto tornare a riflettere sul nostro modello di sviluppo urbano, per capire come valorizzare un patrimonio relazionale capace di determinare il benessere delle persone, nei luoghi di lavoro come nella vita sociale e familiare.
Edizione 2016 – Terre
Il FILFest 2016 è stato un momento per riflettere sui modi di abitare la terra e rispondere a sfide planetarie. Terra è sicuramente il pianeta, ma contemporaneamente è il suolo su cui poggiamo i piedi, è il territorio dove sorge la nostra casa, il terreno che coltiviamo, i luoghi da cui partiamo e a cui approdiamo, le nostre “patrie culturali”, i legami che costruiamo nel mondo e che ci fanno sentire felici perché formano il senso del noi. Per questo ci piace declinare la parola al plurale, TERRE, un modo per ricordare il rimodellamento continuo di culture, arti, religioni, soluzioni economiche, legami sociali, reti familiari che contribuiscono a rendere il nostro pianeta, così come i territori, i luoghi, le case in cui abitiamo veramente vivibili nel lungo periodo.
Edizione 2018 – Tempo
Nel 2018 il Fil Fest si è occupato del Tempo. Tempo a tutto tondo. Tempo fisso, tempo variabile. Tempo e Denaro. Mentre il PIL continua ad occuparsi del secondo (il Denaro), il FIL vuole occuparsi del primo (il Tempo). FIL ancora una volta come possibilità alternativa al PIL.
Felicità Interna Lorda e Tempo: il Tempo come valore e come risorsa per vivere felici. Il Tempo come misura del vivere insieme e come risorsa preziosa (e insufficiente), nonché come misura del grado di felicità di una collettività.